GIOVANNI ZAFFAGNINI

Herbarium (2000-2002)

omaggio a Henry Fox Talbot


Sono, queste erbe, disegni delicati tracciati su fondali postindustriali, contro Skyline tracciati da un'industria che ha sostituito la natura; sono segni netti, pieni di personalità, che fuoriescono da terre avare, spaccature dell'asfalto, crepe del cemento, sassi. Veri e propri ritratti, figure bellissime della sopravvivenza. Vaghissimi paesaggi si perdono sullo sfondo: sono gli stanchi scoloriti paesaggi della nostra economia dei quali Zaffagnini offre un indiretto racconto nel momento stesso in cui lavora alla catalogazione di queste care erbacce che è tanto importante guardare con attenzione, e alla formazione di questo tenero erbario postindustriale.

Roberta Valtorta
dalla prefazione a Herbarium, Milano, Silvana editoriale, 2003


L'esperienza di Herbarium ha portato successivamente alla realizzazione di un piccolo orto dove coltivo erbe e piante selvatiche (commestibili).

G.Z.